La guida completa alle nuove etichette europee per i carburanti

La guida completa alle nuove etichette europee per i carburanti

Il 12 Ottobre sono sono state introdotte le nuove etichette europee per i carburanti, con cui i possessori di un veicolo a motore dovranno relazionarsi da qui in avanti.

Il 12 ottobre rappresenta una svolta epocale per milioni di automobilisti europei. A partire da questa data sono infatti state introdotte le nuove etichette europee per i carburanti, con cui i possessori di un veicolo a motore dovranno relazionarsi da qui in avanti. La decisione arriva direttamente dall’Unione Europea, attraverso un regolamento che risale a quattro anni fa (2014) e recepito dal nostro Paese lo scorso anno (2017). Una scelta dettata dalla volontà di uniformare le sigle dei carburanti in tutta l’Eurozona, in modo da non confondere i guidatori in trasferta al momento del rifornimento dell’auto presso una stazione di servizio. Oltre ai 28 Paesi appartenenti all’Unione Europea, anche altre nazioni quali Svizzera, Macedonia, Turchia, Serbia, Islanda, Norvegia e Liechtenstein hanno deciso di allinearsi al regolamento europeo. Le nuove etichette vengono applicate sia sulla pistola che sul distributore e sono ancora affiancate dalle vecchie sigle. In questo modo si riducono al minimo gli eventuali errori nelle prime settimane dall’entrata in vigore del regolamento.

Le nuove etichette europee per la benzina

In Europa, le sigle europee per la benzina sono contraddistinte dalla lettera E racchiusa in un cerchio. Accanta alla E, gli automobilisti trovano rispettivamente le cifre 5 (E5), 10 (E10) e 85 (E85). Quest’ultime vanno a indicare la percentuale di componenti bio (etanolo) presenti nella benzina. Per accertarsi di quale pistola debba essere utilizzata per la propria vettura, i guidatori possono fare riferimento al libretto dell’auto o alla sigla eventualmente disponibile nel bocchettone (diventerà obbligatoria per le nuove auto in vendita da quest’anno). In concreto, cosa cambia per gli automobilisti italiani? Nulla, se si fa riferimento alla sola benzina. Infatti, nel nostro Paese la benzina con l’aggiunta di etanolo non viene venduta, di conseguenza sulla pistola e sul distributore farà la sua comparsa la sola lettera E riposta all’interno di un tondo. Chi dunque ha una macchina con motore a benzina in Italia, il cambio di etichette non influirà in alcun modo al momento del rifornimento. L’unica modifica apportata rimane la sigla E e il cerchio dove è stata inserita.

Le nuove etichette europee per il diesel

Un discorso analogo può essere fatto per le nuove etichette del diesel. Tre le sigle con cui gli automobilisti dovranno confrontarsi da qui in avanti sia in Italia che nel resto dell’Unione Europea e nelle altre nazioni che hanno aderito al regolamento europeo: B7, B10, XTL. Tutte e tre etichette adottano come forma geometrica il quadrato, così da differenziarsi con il cerchio valido per la benzina. La lettera B va a indicare il carburante biodiesel, presente in Italia ma che in pochi scelgono quando sono nella stazione di servizio per rifornire la propria macchina. Si può dunque affermare che la maggior parte dei possessori di un veicolo a motore diesel dovranno ricordarsi di utilizzare la pistola sulla quale è riportata la sigla XTL (etichetta scelta per indicare il gasolio sintetico). Chi invece già oggi sceglie il biodiesel dovrà verificare sul manuale dell’auto quale lettera è associata alla sua vettura (B7 o B10, con la cifra che indica la percentuale di biodiesel). Per non confondersi con la benzina sarà invece sufficiente ricordare che le pistole diesel hanno un’etichetta quadrata, quelle della ex verde invece un’etichetta circolare.

Le nuove etichette europee per i gas

Il regolamento dell’Unione Europea prevede nuove etichette anche per i gas. Le nuove sigle che gli automobilisti dovranno imparare in fretta nel corso delle prossime settimana saranno le seguenti: LPG, LNG, CNG, H2. L’etichetta LPG è associata al Gpl. Invece le sigle LNG e CNG identificano rispettivamente il gas naturale liquefatto e quello compresso. La quarta e ultima sigla (H2) viene infine associata all’idrogeno. Per differenziare i carburanti gassosi da benzina e gasolio è stato scelto il simbolo geometrico del rombo. La più importante di tutte è l’etichetta LPG, dal momento che in Italia sono diverse decine di migliaia i possessori di una macchina con impianto a Gpl. Difficile, se non impossibile, incontrare invece le altre sigle stabilite dall’Unione. È sufficiente riportare il paradosso della sigla H2: in tutta Italia vi è un solo distributore che vende l’idrogeno.

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